Percorso botanico
Platano comune
Famiglia Platanaceae
Orniello
Famiglia Oleaceae
Alloro, Lauro
Famiglia Lauraceae
Tasso
Famiglia Taxaceae
Bosso
Famiglia Buxaceae
Gelsomino di San Giuseppe
Famiglia Oleaceae
Tamerice comune
Famiglia Tamaricaceae
Peonia
Famiglia Paeoniaceae
Albero di S. Andrea
Famiglia Ebenaceae
Lauro del Portogallo
Famiglia Rosaceae
Viburno tino, Lentaggine
Famiglia Caprifoliaceae
Lillà
Famiglia Oleaceae
Nespolo del Giappone
Famiglia Rosaceae
Ligustro lucido
Famiglia Oleaceae
Albero della vita
Famiglia Cupressaceae
Sambuco
Famiglia Caprifoliaceae
Albero delle farfalle
Famiglia Loganiaceae
Acero campestre
Famiglia Aceraceae
Yucca
Famiglia Agavaceae
Acero di monte
Famiglia Aceraceae
Cipresso
Famiglia Cupressaceae
Rovere
Famiglia Fagaceae
Carpino bianco
Famiglia Corylaceae
Faggio
Famiglia Fagaceae
Carpino nero
Famiglia Corylaceae
Magnolia grandiflora L.
Magnolia
Famiglia Magnoliaceae
Dove si trova
Magnolia grandiflora è un albero sempreverde, fitto e ampiamente conico, con foglie da strettamente ellittiche a ovate, coriacee e lucide, verde scuro sopra e più chiare e pelose sotto, lunghe fino a 20 cm. Da fine estate all'autunno, produce grandi fiori bianco crema a forma di coppa, larghi fino a 25 cm, con 9-12 tepali. Il nome del genere ricorda Pierre Magnol, direttore del Giardino Botanico di Montpellier. Originaria delle regioni atlantiche degli Stati Uniti e del Golfo del Messico, è apprezzata per i suoi grandi fiori e foglie decorative.
Albero sempreverde, fitto, ampiamente conico, con foglie da strettamente ellittiche ad ampiamente ovate, coriacee, lucide, verde cupo, lunghe fino a 20 cm con pagina inferiore verde più chiaro e spesso ricoperta di peluria ruggine. Da fine estate all’autunno produce grandi fiori bianco crema a coppa, larghi fino a 25 cm, con 9-12 tepali. Il nome del genere ricorda Pierre Magnol (1638-1715), direttore del Giardino Botanico di Montpellier. La specie è originaria delle regioni atlantiche degli stati uniti e del Golfo del Messico, dove vive spontanea nelle pianure umide. E’ stata introdotta nel nostro continente agli inizi del ‘700, diffondendosi per la bellezza dei fiori di notevoli dimensioni e delle foglie persistenti, grandi e decorative. Dalla corteccia, nota come “quiquina della virginia” si estraggono principi con proprietà toniche, vermifughe e antireumatiche.