Percorso botanico
Magnolia
Famiglia Magnoliaceae
Platano comune
Famiglia Platanaceae
Orniello
Famiglia Oleaceae
Alloro, Lauro
Famiglia Lauraceae
Tasso
Famiglia Taxaceae
Bosso
Famiglia Buxaceae
Gelsomino di San Giuseppe
Famiglia Oleaceae
Tamerice comune
Famiglia Tamaricaceae
Peonia
Famiglia Paeoniaceae
Albero di S. Andrea
Famiglia Ebenaceae
Lauro del Portogallo
Famiglia Rosaceae
Viburno tino, Lentaggine
Famiglia Caprifoliaceae
Lillà
Famiglia Oleaceae
Nespolo del Giappone
Famiglia Rosaceae
Ligustro lucido
Famiglia Oleaceae
Albero della vita
Famiglia Cupressaceae
Sambuco
Famiglia Caprifoliaceae
Albero delle farfalle
Famiglia Loganiaceae
Acero campestre
Famiglia Aceraceae
Yucca
Famiglia Agavaceae
Acero di monte
Famiglia Aceraceae
Cipresso
Famiglia Cupressaceae
Rovere
Famiglia Fagaceae
Carpino bianco
Famiglia Corylaceae
Faggio
Famiglia Fagaceae
Ostrya carpinifolia Scop.
Carpino nero
Famiglia Corylaceae
Dove si trova
L'albero ha una forma conica o arrotondata, con foglie ovate verde scuro, lunghe fino a 10 cm, e doppiamente dentate. In autunno sviluppa amenti maschili gialli e frutti bianchi, che diventano marroni. Il nome deriva dal greco "òstreion," per la somiglianza alle conchiglie. Cresce in Europa centromeridionale, dall'area submontana fino a 1200 m di altitudine. La pianta è utilizzata per produrre legna da ardere e carbone di alta qualità.
Albero da largamente conico ad arrotondato con getti tomentosi e foglie verde scuro, ovate, doppiamente dentate, lucenti, lunghe fino a 10 cm, con 15-20 paia di nervature, gialle nella stagione autunnale. In autunno si sviluppano gli amenti maschili, gialli, reclinati, lunghi fino a 7 cm, che si aprono a metà primavera. Durante l’estate si sviluppano mazzetti di frutti bianchi, lunghi 5 cm, che diventano marrone in autunno.
Il nome deriva del greco òstreion, conchiglia, in quanto le brattee che avvolgono i frutti sono gonfie, dilatate come le valve di una conchiglia. Il carpino nero ha areale europeo centromeridionale, dal sud della Francia fino all’Asia minore e al Caucaso. Entra a far parte dei boschi termofili di latifoglie degli orizzonti submontano e montano, spingendosi fino a 1200 m di altitudine. La pianta è utilizzata per produrre legna da ardere e carbone di buona qualità.